Breathe
Landscape design for the Garden Festival RADICEPURA, competition, in collaboration with Francesco Scuderi
2022
‘The breath of plants’ is a garden designed as a place to stay, where visitors can find a welcoming and domestic place that allows them to establish a dialogue with plants and their breath. The ‘breath’ to remind us of the fundamental role of plants in the ecosystem and in relation to the human existential condition but also to define a starting point in the relationship; the breath of plants, their movement, their evolving shape in comparison with the human breath, enrichment and renewal of the body, evolution of moods and minds. The garden consists of a crossing that itself becomes a resting place and is designed to be built in a place with any form of site area. The plants are the protagonists and are specially selected to activate the dialogue. Let’s imagine that the garden is transformed over the period of exposure, from a ‘tidy’ garden to a ‘spontaneous’ garden; a place that evolves with the evolution of the dialogues established with visitors, transformed by the presence of plants but also of other forms of life, thanks to biodiversity and the relationship with the people who pass through it. ‘The breath of plants’ therefore arises as an experience of dialogue, as a physical place of reflection but also as a place of activation and regeneration. A garden as a place of experiences, triggers of relationships between nature and man. The ‘Breath area’ is created by means of large slabs of local stone placed on the ground on a bed of gravel: on one side the Anthropic garden in dialogue with the opposite side, where the Wild Garden is located.
‘Il respiro delle piante’ è un giardino pensato come luogo dello stare, dove i visitatori possano trovare un luogo accogliente e domestico che permetta di instaurare un dialogo con le piante e il loro respiro. Il ‘respiro’ per ricordarci il fondamentale ruolo delle piante nell’ecosistema e in relazione alla condizione esistenziale umana ma anche per definire un punto di partenza nella relazione; il respiro delle piante, il loro movimento, la loro forma in evoluzione in confronto con il respiro dell’uomo, arricchimento e rinnovamento del corpo, evoluzione degli stati d’animo e della mente. Il giardino è costituito da un attraversamento che diventa esso stesso luogo di sosta ed è ideato per essere realizzato in un luogo con qualsiasi forma di lotto. Le piante sono protagoniste e sono appositamente selezionate per attivare il dialogo. Immaginiamo che il giardino si trasformi lungo il periodo di esposizione, da un giardino ‘ordinato’ ad un giardino ‘spontaneo’; un luogo che si evolve all’evolversi dei dialoghi instaurati con i visitatori, trasformato dalla presenza delle piante ma anche delle altre forme di vita, grazie alla biodiversità e alla relazione con le persone che lo attraversano. ‘Il respiro delle piante’ si pone quindi come esperienza di dialogo, come luogo fisico di riflessione ma anche come luogo di attivazione e rigenerazione. Un giardino come luogo di esperienze, inneschi di relazioni tra natura e uomo. L’area del Respiro è realizzato per mezzo di grandi lastre di pietra locale poste a terra su un letto di ghiaia: su un lato il giardino Antropico in dialogo con il lato opposto, dove si trova il giardino Selvatico.